Damarino vino bianco doc Tenuta Donnafugata
€9,50
DAMARINO E’ UN VINO BIANCO DOC PRODOTTO IN SICILIA DALLA TENUTA DONNAFUGATA. OTTENUTO DA UVE ANSONICA E ALTRI VITIGNI AUTOCTONI DELL’AREA EST SICILIANA. SI TRATTA DI UN VINO DELICATO DAL GUSTO FRUTTATO E DAL PROFUMO FLOREALE. DISPONIBILE ANNATA 2021 .
7 disponibili
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Descrizione
Descrizione
Damarino è un vino  vivace, giocoso ed ammiccante, proprio come il volto della donna che lo rappresenta, femminile adornata da un tralcio di vite con il suo grappolo. Prevalentemente da uve Ansonica, con una percentuale di altri vitigni del territorio, Damarino nasce dalla Sicilia Sud Occidentale, nei terreni limitrofi la Tenuta di Contessa Entellina .
L’ETICHETTA
Damarino ha una nuova etichetta d’autore firmata da Stefano Vitale, l’eccezionale artista che riesce a far risplendere la personalità di ogni vino Donnafugata. La coloratissima etichetta racchiude in uno scenografico cappello l’ammaliante profilo aromatico di questo vino e trasporta immediatamente in riva al mare, in compagnia di una donna misteriosa e affascinante.
PROVENIENZA: ITALIA (SICILIA)
ANNATA 2021
CONTIENE SOLFITI
VINIFICAZIONE :Fermentazione in acciaio, alla temperatura di 14-16°C.
AFFINAMENTO :in vasca per due mesi e poi almeno due mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.
VARIETÀ :Ansonica ,prevalente in blend con altri vitigni
ZONA DI PRODUZIONE :Sicilia Sud Occidentale, Tenuta di Contessa Entellina e territori limitrofi
TEMP.SERVIZIO 9-11°
COLORE :paglierino chiaro
OLFATTO :Â unisce sensazioni aromatiche delicate di fiori bianchi (sambuco) e note fruttate tra le quali spiccano quelle di agrumi.
GUSTO : In bocca è delicato con un piacevole finale.
ALCOL Â 11,5%
TENUTA DONNAFUGATA
Il nome Donnafugata, letteralmente “donna in fuga”, fa riferimento alla storia della regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV di Borbone che ai primi dell’800 – fuggita da Napoli per l’arrivo delle truppe napoleoniche – si rifugiò in quella parte della Sicilia dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Questa vicenda ha ispirato il logo aziendale, ovvero l’effige della testa di donna con i capelli al vento che campeggia su ogni bottiglia. Fu lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel romanzo Il Gattopardo, ad indicare con il nome di Donnafugata quei possedimenti di campagna del Principe di Salina che accolsero la regina in fuga e che oggi ospitano i vigneti aziendali.
I vini di Donnafugata interpretano la Sicilia e ne raccontano con passione l’universo sensoriale. Natura del suolo, esposizione, altitudine, andamento climatico e vitigno sono le principali variabili in gioco per ottenere vini che esprimano in modo autentico l’appartenenza a terroirs unici. Dopo aver scelto l’abbinamento vitigno-territorio, la viticultura mirata “legge” con attenzione e sensibilità la vigna nella sua interazione con l’ambiente per portare l’uva al suo apice qualitativo. I frequenti assaggi delle uve sul campo consentono di individuare il momento ideale della vendemmia per ogni singolo vigneto. I processi di cantina prevedono l’uso di tecnologie semplici e rispettose dell’integrità di uve, mosti e vini. Lo staff tecnico, con degustazioni continue, verifica gli obiettivi sensoriali, la rispondenza al frutto e al territorio. Intervenendo sui processi in corso, in vigna ed in cantina, l’enologia di precisione ridefinisce anno dopo anno i confini della qualità . Lo staff è composto da tecnici competenti e affiatati (agronomo enologo, responsabile del controllo qualità , cantinieri e responsabili del vigneto) che accompagnano le fasi del processo produttivo affinché la natura faccia al meglio il suo corso.
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