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Sassicaia 2020 Tenuta san Guido
Sassicaia 2020 Tenuta san Guido

Sassicaia 2020 Tenuta san Guido

340,50 €
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Sassicaia  è un vino rosso pregiato e di altissima qualità prodotto in Toscana dalla 'tenuta san Guido ' .  Si tratta di un vino ottenuto da uve cabernet sauvignon e cabernet franc , viene affinato in barrique di rovere francese per 24 mesi circa . Un vino unico , assolutamente da non perdere , disponibile annata 2020.

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Magnum375ml750ml1.5L3.0L9.0ml15.0LRehoboam375ml750ml1.5L3.0L9.0ml15.0LSalmanazar375ml750ml1.5L3.0L9.0ml15.0LSolomon375ml750ml1.5L3.0L4.5ml15.0LSovereign375ml750ml1.5L3.0L4.5ml18.0LStandard375ml750ml1.5L3.0L4.5ml18.0L

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C’è molta attenzione su Sassicaia e, in particolare, sull’annata 2018 che celebra il 50° anniversario della tenuta, una tenuta che, all’ombra dei cipressi di Bolgheri, ha tracciato una tra le strade più significative del vino italiano (e non solo), disegnando un percorso diretto tra Bordeaux e la Toscana. In particolare, l’annata 2018 conferma come il numero 8 porti fortuna a Tenuta San Guido, mostrando un legame costante con il 2008, 1998, 1988 e, naturalmente 1968, anno che segnò il debutto del Sassicaia sul mercato. L’andamento stagionale è stato semplicemente perfetto e il Cabernet Sauvignon, localizzato sulle colline più alte di Castiglioncello di Bolgheri, ha raggiunto una maturazione magistrale, permettendo un vino di rara precisione stilistica, enfasi e un grande potenziale di invecchiamento..

Denominazione: D.O.C. Bolgheri Sassicaia (D.O.C. Sassicaia)

annata disponibile: 2020

Prima annata: 1968

Uvaggio: 85 % Cabernet Sauvignon, 15 % Cabernet Franc

Dati analitici: Grado alcolico: 14,00%, PH: 3,46, Acidità totale: 5,85, Zuccheri residui: 0,20 g/l

Tipologia dei terreni: I terreni su cui insistono i vigneti atti alla produzione di questo vino sono compresi nella delimitazione territoriale della DOC SASSICAIA. Mostrano caratteristiche morfologiche diverse e composite, con forte presenza di zone calcaree ricche di galestro, nonché di sassi e pietre (da cui prende il nome il vino) e parzialmente argillosi. Gli impianti di produzione si trovano ad un’altitudine compresa fra i 100 e i 300 metri s.l.m., con esposizione a Ovest/ Sud-Ovest.

Sistema di allevamento: Cordone speronato

Densità d’impianto: Da 3.600 ceppi/ha a 5.550 ceppi/ha per gli impianti più vecchi e 6.200 ceppi/Ha per impianti più recenti

Epoca vendemmiale: La vendemmia. interamente manuale, è iniziata con circa 8 giorni di anticipo partendo dal 30 Agosto con la raccolta delle uve di Cabernet Franc e proseguendo poi con la raccolta del Cabernet Sauvignon, prima dagli impianti posti a quote altitudinali più basse e completandosi a fine settembre con quelli posti sulle alte colline, a circa 360 metri sul livello del mare (Vigna di Castiglioncello e Vigna del Quercione) tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.

Note di vinificazione: Selezione uve tramite tavolo di cernita, per eliminare impurità e qualsiasi presenza di acinellatura. Soffice e delicata pressatura e diraspatura delle uve avendo cura di non rompere l’integrità degli acini. Successiva fermentazione alcolica spontanea in acciaio inox a temperatura controllata intorno ai 28°/30°C (senza alcun inoculo di lieviti). Le macerazioni sono state protratte per circa 11-12 gg per il Cabernet Franc e di 13-14 gg per il Cabernet Sauvignon. Frequenti rimontaggi all’aperto e operazioni di délestage ripetute durante la fermentazione alcolica hanno consentito l’ottenimento di mosti eleganti, di buona struttura e ottima componente aromatica. Successivamente è stata completata la fermentazione malolattica sempre in acciaio e del tutto  spontanea, che si sono completate a fine Novembre, per poter proseguire poi all’introduzione del mosto in legno.

Affinamento: Al termine della fermentazione malolattica il vino è stato messo in barrique di rovere francese, (per un terzo legno nuovo e resto, primo e secondo passaggio) dove ha trascorso un periodo di affinamento di 24 mesi, sempre mantenendo separate le masse per provenienza di vigneto e monitorate nella lunga selezione delle masse. L’assemblaggio della massa selezionata è stato effettuato a fine Dicembre, ossia un mese e mezzo prima dell’inizio dell’imbottigliamento e successiva fase d’affinamento in vetro prima della commercializzazione.

Colore: Rosso rubino fitto con riflessi granato

 olfatto : dalla tipica anima mediterranea: profuma di cassis, legno di cedro e alloro, cacao e mentuccia che fanno da preludio a note marine e resine balsamiche.

Gusto :  Assaggio solido, consistente, mostra un tannino perfetto sia per masticabilità che per morbidezza, coadiuvato da una freschezza che mitiga e rende la beva ancor più piacevole. Finale ampio, abbraccia tutto il palato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TENUTA SAN GUIDO

Il nome della Tenuta San Guido è inestricabilmente legato alle origini di un celebre vino – considerato uno dei migliori vini al mondo – il Sassicaia. Dal 1968 – anno in cui è stata commercializzata la prima annata – il Sassicaia ha raggiunto a livello mondiale una fama inaspettata, crescente di anno in anno. Ma in questa tenuta da favola sono numerosi i successi ottenuti in campo enologico: la Tenuta San Guido, il cui nome deriva da San Guido della Gherardesca vissuto nel XIII secolo, è una storica cantina della zona di Bolgheri, situata lungo la costa Etrusca che va da Livorno a Grosseto, nella Maremma toscana. Estesa su una superficie complessiva di circa 2500 ettari, l’azienda può al momento contare su novanta ettari vitati, che includono 75 ettari dedicati esclusivamente alla produzione del Sassicaia, quest’ultimo nato da un’idea del Marchese Mario Incisa della Rocchetta, che voleva creare un grande vino in stile bordolese. Erano infatti gli anni ’20, quando lo stesso Marchese, ispirato da Bordeaux e dall’aristocrazia di un tempo, sognava di arrivare a produrre un vino di razza, un vero e proprio purosangue. Trasferitosi nella tenuta toscana nella seconda metà del ‘900, il Marchese Incisa della Rocchetta iniziò a fare esperimenti, piantando alcune barbatelle di varietà vitate francesi in una zona fino ad allora assolutamente ignota dal punto di vista vitivinicolo. Da quel momento, con splendida lungimiranza, il Marchese Incisa della Rocchetta riuscì a comprendere il potenziale dell’area di Bolgheri e di quei stessi terreni su cui aveva piantato le barbatelle, che presentavano delle caratteristiche uniche, nel microclima molto simili alla zona delle Graves e di Bordeaux e un terreno sassoso, una sassicaia appunto, a cui questo straordinario vino deve il nome. Oltre al celebre vino Sassicaia, la Tenuta San Guido produce anche altre due etichette: il “Guidalberto”, da uve cabernet sauvignon e merlot, e “Le Difese”, un IGT ottenuto da cabernet e sangiovese. Con una produzione che sfiora la media di 800mila bottiglie annue, alla Tenuta San Guido va riconosciuto gran parte del merito per cui il territorio di Bolgheri sta riscuotendo successo a livello internazionale. Una storia e una dimensione enologica quasi irreale, quella della Tenuta San Guido, fuori dal comune e sospesa nel tempo, quasi mitologica. Le sue antiche origini, la particolarità del microclima e del territorio ma, soprattutto, la qualità del prodotto finale hanno permesso al Sassicaia di raggiungere un primato ineguagliabile: si tratta del primo vino italiano di una specifica cantina, che ha una DOC riservata. La denominazione Bolgheri Sassicaia spetta esclusivamente alla Tenuta San Guido della famiglia Incisa della Rocchetta: il disciplinare esistente in merito, infatti, regola che la zona di produzione del Bolgheri Sassicaia DOC sia limitata al podere Sassicaia e che l’uvaggio sia costituita da un minimo dell’80% di cabernet sauvignon. Anche la commercializzazione del Sassicaia è regolamentata da un preciso disciplinare che ne consente la vendita non prima di 2 anni di invecchiamento. Su Tannico abbiamo selezionato le migliori bottiglie della Tenuta San Guido che vi permetteranno di scoprire un vino potente e raffinato, dal colore rosso granato intenso. A tavola, il Sassicaia accompagna divinamente la grande tradizione toscana di carni rosse, come una squisita tagliata di chianina, oltre a selvaggina e cacciagione.

 

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