Pandosia era un’antica città fortificata, fondata da re Italo e capitale del popolo degli Enotri gli storici la descrivono come una rocca, adagiata su tre colline affacciate sulla città di Cosentia (Cosenza), dove nei pressi scorre il fiume Acheronte; questa è la zona nella quale vengono coltivate da secoli le  uve Pecorello della Cantina Spadafora , vinificate in purezza da cui si ottiene  questo vino bianco unico, la cui produzione limitata consente di preservare le caratteristiche  organolettiche del vitigno.

PROVENIENZA: ITALIA (CALABRIA)

CONTIENE SOLFITI

ANNATA 2023

ALCOL 13%

TEMP.SERVIZIO :   10-12°

CLASSIFICAZIONE:CALABRIA IGP

TIPOLOGIA :bianco

BOTTIGLIE PRODOTTE: 5 .000

TERRITORIO : una piccola zona di collina, compresa tra i 350 ed i 400 mt. di altezza slm;

VITIGNI : Pecorello in purezza;

METODO DI COLTIVAZIONE :allevamento ad alberello, resa per ettaro non superiore ai 50 q

PERIODO DI VENDEMMIA : la raccolta avviene solitamente nei primi giorni di ottobre,quando l’acidità è bilanciata da una buona maturazione zuccherina;

VINIFICAZIONE : le uve, raccolte e selezionate manualmente, vengono prima diraspate, poi pigiate sofficemente con immediata separazione dalle bucce;

FERMENTAZIONE: avviene in acciaio con costante controllo della temperatura;

AFFFINAMENTO :in acciaio per almeno tre mesi, poi circa tre mesi in bottiglia, al fine di armonizzarne il quadro organolettico;

COLORE :bianco dai riflessi verdognoli in gioventù, che virano al dorato in evoluzione

OLFATTO :caratteristico del vitigno, delicato ma persistente, al naso le note erbacee si fondono ai sentori di frutta esotica come l’ananas e la banana;

GUSTO :spiccata ma equilibrata l’acidità, buona la persistenza aromatica, è un vino secco, delicato il retrogusto amarognolo;

CANTINA SPADAFORA

La famiglia Spadafora, vanta una tradizione secolare nel settore, sono quattro infatti le generazioni che legano il nome Spadafora al settore enologico.

L’attività ha inizio nel 1915, quando Ippolito Spadafora si avvicina al mondo del vino iniziando il commercio di vini sfusi tipici del territorio. E’ doveroso fare un grande plauso a questo piccolo grande uomo in quanto, in un difficile momento storico, seppe tenacemente consolidare e sviluppare quanto ereditato dal padre.

Nel 1968 un radicale cambiamento nelle attività aziendali, Domenico Spadafora, figlio di Ippolito, vista l’evoluzione del mercato, volle perseguire una strada totalmente nuova rispetto al passato. Trascurando la vendita tradizionale del vino sfuso, iniziò con l’imbottigliamento dei vini tipici e la distribuzione su tutto il territorio regionale. La sua intuizione fù di fondamentale importanza, in quanto si rivelò una svolta per lo sviluppo futuro delle attività aziendali.La famiglia Spadafora, da cento anni è un punto di riferimento dell’enologia calabrese.